Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 40904 del 30 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40904PEN

Massima

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Il falso nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato integra il reato di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002, a dolo generico, indipendentemente dall'effettiva sussistenza delle condizioni di reddito per l'ammissione al beneficio. L'elemento soggettivo del reato sussiste per il solo fatto della coscienza e volontà della non corrispondenza a verità dei dati dichiarati, senza che rilevi l'effettiva incidenza della falsa dichiarazione sull'esito dell'istanza. Pertanto, anche qualora il reddito realmente percepito risulti comunque inferiore alla soglia prevista per l'ammissione al patrocinio gratuito, la falsa indicazione dei dati reddituali nell'istanza integra il delitto di cui all'art. 95 del D.P.R. n. 115/2002, non potendosi configurare un'ipotesi di errore su legge extrapenale. La specifica falsità nella dichiarazione sostitutiva è connessa all'ammissibilità dell'istanza, non all'effettiva sussistenza delle condizioni per il beneficio, poiché solo l'istanza ammissibile genera l'obbligo di decidere nel merito. L'inganno potenziale derivante dalla falsa attestazione di dati necessari per determinare le condizioni di reddito sussiste anche qualora le alterazioni od omissioni di fatti veri risultino poi ininfluenti per il superamento del limite di reddito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4961/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 08/07/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/09/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZELLA VINCENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CARDIA Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Palermo, con sentenza emessa l'8.7.2015, confermava la sentenza em…

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