Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46826 del 25 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:46826PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato e il pericolo di inquinamento probatorio, quali esigenze cautelari che legittimano l'applicazione di una misura cautelare personale, devono essere valutati dal giudice con riferimento alla concreta situazione dell'indagato e alle specifiche circostanze del caso, senza che rilevi lo stato di avanzamento o la conclusione delle indagini preliminari. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione, il giudice deve verificare l'attualità di tale esigenza cautelare, senza che sia necessaria una specifica indagine sulla sua permanenza, mentre per il pericolo di inquinamento probatorio è sufficiente che il giudice motivi in modo non manifestamente illogico sulla sussistenza di tale pericolo, anche con riferimento alle fonti di prova già acquisite, senza dover necessariamente indicare in modo dettagliato le concrete modalità in cui tale pericolo potrebbe realizzarsi. La valutazione di adeguatezza della misura cautelare applicata, in particolare della custodia cautelare in carcere, deve essere congruamente motivata dal giudice, tenendo conto delle esigenze cautelari ritenute sussistenti e delle concrete circostanze del caso, senza che sia necessario un confronto analitico con misure meno afflittive. L'eventuale successiva sostituzione della misura cautelare non determina la carenza di interesse del ricorrente, salvo che ai fini di una eventuale richiesta di riparazione per ingiusta detenzione, in relazione alla quale i vizi relativi alla valutazione di adeguatezza della misura non assumono rilievo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dai difensori di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/4/2015 del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PINELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FAT…

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