Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31490 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31490PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in atto pubblico commessa da privato, ai sensi degli articoli 476 e 482 del codice penale, si configura quando un soggetto forma un falso atto pubblico, attestante fatti direttamente accertati e dotato di propri effetti giuridici. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessaria la materiale produzione dell'originale dell'atto falso, essendo sufficiente che esso sia stato utilizzato per produrre effetti giuridici. Tuttavia, il decorso del termine di prescrizione, che per tale reato è di sette anni e sei mesi, può essere sospeso per specifici atti interruttivi, il cui computo deve essere effettuato secondo il calendario comune e non in astratto per giorni. Pertanto, il reato di falsità materiale in atto pubblico commessa da privato si prescrive, al più tardi, entro il termine di sette anni e sei mesi dalla sua consumazione, salvo i periodi di sospensione del termine di prescrizione previsti dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luig - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DI TOMASSI M. Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

AL. Mi. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza in data 3.11.2005 della Corte d'appello di Palermo;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. M. Stefania Di Tomassi;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Di Popolo Angelo, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per essere il reato estinto per prescrizion…

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