Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35823 del 8 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35823PEN

Massima

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Il danneggiamento di un edificio pubblico, quale una casa circondariale, integra il reato di danneggiamento aggravato ai sensi dell'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., a prescindere dall'entità del danno cagionato, purché questo abbia determinato una modificazione strutturale della cosa. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento oggettivo del reato, non è tenuto a riscontrare un "deterioramento rimarchevole" della struttura, essendo sufficiente che il danneggiamento abbia inciso sulla sua integrità fisica, anche in misura lieve. La qualifica di edificio pubblico dell'istituto penitenziario comporta l'applicazione della circostanza aggravante di cui all'art. 625, comma 1, n. 7, c.p., a prescindere dalla destinazione d'uso specifica della struttura danneggiata. Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, può legittimamente negarle in presenza di numerosi precedenti penali dell'imputato, senza incorrere in vizi logici o di motivazione. La richiesta di riconoscimento di un vizio parziale di mente, se non dedotta con l'atto di impugnazione, è inammissibile in sede di giudizio di appello, non sussistendo alcun obbligo di specifica motivazione da parte del giudice in assenza di una corrispondente censura. L'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude il rilievo della eventuale prescrizione maturata successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 30/09/2014 della Corte di Appello di Ancona;
visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) del foro di Ancona, che ha, concluso riportandosi ai motivi di ricorso dei …

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