Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11312 del 13 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:11312PEN

Massima

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Il proprietario di un immobile che minaccia rovina e pone in pericolo la pubblica incolumità è tenuto ad eseguire i lavori di consolidamento necessari, su ordine dell'autorità competente. L'omissione di tali lavori, nonostante l'imposizione dell'autorità, integra il reato di cui all'art. 677 c.p., comma 1 e 3, configurabile anche a titolo di colpa per negligenza. In tali casi, il giudice può legittimamente riconoscere la responsabilità penale del proprietario, escludendo l'accoglimento di richieste probatorie ritenute non decisive, e applicando la sanzione pecuniaria prevista dalla norma, eventualmente diminuita per il riconoscimento di circostanze attenuanti. L'applicazione di benefici come l'indulto, invece, spetta alla fase esecutiva della pena e non costituisce violazione di legge da parte del giudice di cognizione l'omissione di tale applicazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. MOCALI Piero - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZO. RO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/10/2006 TRIBUNALE di MESSINA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. ZAMPETTI UMBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI G. che ha concluso per inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con sentenza 18.10.2006 il Tribunale d…

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