Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13543 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13543PEN

Massima

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Il reato di falsa dichiarazione a pubblico ufficiale di qualità personali proprie o altrui (art. 495 c.p., comma 2) è integrato dalla coscienza e volontà dell'agente di alterare una qualità della propria o altrui persona (ad es. stato di incensuratezza) in una dichiarazione resa ad un pubblico ufficiale in un atto pubblico o destinata ad essere riprodotta in un atto pubblico, a prescindere dai motivi che hanno indotto l'agente a commettere il falso. La circostanza che la legge preveda controlli successivi da parte della pubblica amministrazione sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive non esclude la rilevanza penale del falso, in quanto la falsità delle dichiarazioni sostitutive è espressamente punita ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia. Inoltre, il reato di falso non ricade nella categoria del "falso inutile" quando la falsità è caduta su una parte della dichiarazione sostitutiva idonea a produrre una distorta efficacia probatoria, anche qualora gli eventi successivi alla consumazione del reato abbiano impedito il raggiungimento dell'effetto perseguito. Infine, l'inidoneità dell'azione a trarre in inganno, che renderebbe il reato impossibile, ricorre soltanto quando la falsificazione sia riconoscibile ictu oculi e non anche quando essa, pur provocando sospetto, richieda indagini per il suo accertamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Anton - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto dal:

1) BA. MI. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 04/10/2007 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. VESSICHELLI MARIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MELONI Vittorio, che ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore Avv. PIGNATELLI E..

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione BA. Mi. avverso la sentenza della Corte di appe…

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