Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6906 del 19 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6906PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condanna penale per il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. deve essere valutata con particolare attenzione all'elemento psicologico del dolo, alla proporzionalità della pena irrogata rispetto alle circostanze attenuanti e aggravanti, nonché alla concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena e dell'indulto, al fine di garantire il rispetto dei principi di legalità, colpevolezza e proporzionalità della sanzione, in conformità con i canoni costituzionali e convenzionali a tutela dei diritti fondamentali della persona. Il giudice è tenuto a motivare in modo logico e coerente le proprie valutazioni su tali profili, essendo la motivazione un requisito essenziale della decisione giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamill - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) KA. AH. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1878/2006 TRIBUNALE di VERONA, del 20/11/2007;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/11/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Vito D'Ambrosio che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DE…

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