Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40258 del 10 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40258PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se commesso con modalità tali da esporre i migranti a pericolo per la loro vita e a trattamenti inumani e degradanti, integra un reato doloso, la cui realizzazione colposa può dar luogo al reato di omicidio colposo, qualora l'evento morte sia prevedibile ed evitabile in base alle circostanze concrete conosciute o conoscibili dall'agente. In tali casi, il nesso di causalità tra il delitto doloso di favoreggiamento e la morte dei migranti si ricava non solo da un ragionamento logico, ma trova altresì riscontro normativo nell'espressa previsione della fattispecie aggravata di cui all'art. 12, comma 3, lett. b), del d.lgs. n. 286 del 1998. La valutazione della condotta dell'imputato come colposa comporta che debba essere ritenuto prevedibile ed evitabile quanto avvenuto, ma non previsto, né accettato, né voluto dall'imputato, così integrandosi pienamente il delitto di omicidio colposo. Le dichiarazioni rese dai migranti trasportati, in quanto soggetti soccorsi in acque internazionali e legittimamente trasportati sul territorio nazionale per necessità di pubblico soccorso, possono essere valutate alla stregua di dichiarazioni testimoniali, non potendo nei loro confronti configurarsi il reato di ingresso illegale nel territorio dello Stato, essendo irrilevante, ai fini dell'utilizzabilità delle loro dichiarazioni, la circostanza che essi siano stati successivamente irreperibili. L'accertamento dell'irreperibilità dei dichiaranti e dell'impossibilità di assumerli in contraddittorio, nonché la valutazione della loro attendibilità soggettiva e della credibilità intrinseca delle loro dichiarazioni, rientrano nell'ambito del libero convincimento del giudice di merito, la cui motivazione, se congruamente e logicamente argomentata, non è sindacabile in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/02/2017 della CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CASA FILIPPO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ORSI LUIGI;
Il P.G. conclude chiedendo l'inammissibilita' dei motivi di ricorso.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) conclude riporta…

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