Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37083 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37083PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale, quale presupposto per l'applicazione di una misura di sicurezza, non può fondarsi esclusivamente sulle risultanze di una perizia psichiatrica risalente nel tempo, ma deve essere il frutto di una valutazione complessiva e aggiornata, che tenga conto di tutti i parametri indicati dall'art. 133 c.p., ivi inclusi i precedenti penali e giudiziari, la condotta di vita dell'imputato, le condizioni di vita individuale e sociale, nonché l'eventuale percorso riabilitativo intrapreso successivamente alla commissione del reato. Il giudizio di pericolosità sociale deve essere completo e aggiornato al momento della decisione, non potendo limitarsi a una mera adesione alle conclusioni del perito, le quali, pur rilevanti, non esauriscono la valutazione del giudice, il quale è tenuto a verificare l'effettiva sussistenza delle condizioni che consentano di affermare un persistente pericolo di commissione in futuro di altri reati, rispetto al quale la misura di sicurezza si pone come rafforzativa, in funzione di prevenzione del pericolo, ma non può trasformarsi in una misura volta ex se a realizzare la finalità di cura, in assenza di consapevolezza della malattia e di compliance dell'imputato, se non in funzione di tutela del pericolo di reiterazione di condotte illecite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI O. - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia A - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedett - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2019 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Bari, con la sentenza indicata in rubrica, ha confermato la condanna, …

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