Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21639 del 25 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:21639PEN

Massima

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La misura di prevenzione patrimoniale della confisca può essere disposta anche nei confronti di beni acquisiti dal proposto in epoca antecedente a quella cui si riferisce l'accertamento della sua pericolosità sociale, purché risulti la sproporzione tra il valore di tali beni e il reddito dichiarato o comunque la loro illecita provenienza, essendo onere del proposto fornire la prova contraria e liberatoria della legittimità degli acquisti, attraverso la dimostrazione dell'impiego di lecite fonti reddituali, senza che tale prova debba rispondere ai rigorosi canoni probatori del giudizio petitorio, potendo anche affidarsi a mere allegazioni di fatti e situazioni che rendano ragionevolmente ipotizzabile la legittima provenienza dei beni. Il giudice della prevenzione deve comunque valutare, sia pure incidenter tantum, la condizione di pericolosità del soggetto nei cui confronti sia richiesta la misura patrimoniale, fermo restando che, qualora tale pericolosità investa l'intero percorso esistenziale del proposto e ricorrano i requisiti di legge, è pienamente legittima l'apprensione di tutte le componenti patrimoniali ed utilità, di presumibile illecita provenienza, delle quali non risulti in alcun modo giustificato il legittimo possesso. L'accertamento del reddito di un soggetto ai fini di verifica dell'elemento della "sproporzione" con il valore dei beni acquistati e posseduti, presupposto per l'applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, qualunque sia la metodologia utilizzata in tale operazione, è un accertamento di fatto che si sottrae al sindacato di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco M. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso il decreto n. 66/14 SIPPI in data 11/4/2014 della Corte di Appello di Reggio Calabria;

visti gli atti, il decreto e i ricorsi;

vista la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Gene…

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