Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1765 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:1765SENB

Massima

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L'Amministrazione comunale, nell'esercizio dei propri poteri di disciplina urbanistica ed edilizia, è tenuta a ordinare la demolizione di opere abusive realizzate su suoli di proprietà pubblica, senza che sia necessaria una particolare motivazione circa la sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale al ripristino della legalità violata. Ciò in quanto l'ordine di demolizione, essendo un provvedimento sanzionatorio vincolato, non abbisogna di una specifica motivazione, essendo sufficiente il riferimento all'accertata abusività delle opere. Inoltre, il decorso del tempo non può incidere sull'ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l'illecito attraverso l'adozione della relativa sanzione, non potendosi configurare alcun legittimo affidamento del privato nella conservazione di opere realizzate in assenza del prescritto titolo abilitativo. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a esercitare efficacemente i propri poteri di disciplina urbanistica ed edilizia, al fine di preservare i beni di proprietà pubblica dall'abusivismo, indipendentemente dalla natura di "migliorie" attribuita dal privato alle opere abusive realizzate, nonché dalla mancata adozione di precedenti provvedimenti sanzionatori.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/02/2019

N. 01765/2019 REG.PROV.COLL.

N. 14023/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 14023 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, viale delle Milizie 106;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

previa sospensione, della Determinazione Dirigenziale del 29.08.2018 (numero di repertorio CH/2154/2018; n…

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