Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30811 del 27 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:30811PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la decisione di merito, non deve stabilire se questa proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né condividerne necessariamente la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Pertanto, le valutazioni di merito operate dal giudice di appello, ancorate a precisi dati fattuali e immuni da vizi logici o giuridici, sono insindacabili in sede di legittimità, essendo sufficiente che il metodo di valutazione delle prove sia conforme ai principi giurisprudenziali. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando manchi l'indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni del provvedimento censurato, senza cadere nel vizio di aspecificità. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione, dovuta alla manifesta infondatezza dei motivi, non consente il formarsi di un valido rapporto di impugnazione e preclude la possibilità di rilevare e dichiarare le cause di non punibilità, come la prescrizione del reato, eventualmente maturate successivamente alla sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adrian - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avvocato (OMISSIS), quale difensore di:

(OMISSIS) (n. il (OMISSIS));

avverso la sentenza della Corte di Appello di L'Aquila, in data 16/07/2010.

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal ((omissis)).

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, dottor ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

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