Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25456 del 24 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:25456PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso da un soggetto privato nell'attestare falsamente fatti o qualità a un pubblico ufficiale, al fine di indurre in errore la pubblica amministrazione e ottenere indebitamente prestazioni assistenziali e previdenziali, integra il reato di truffa aggravata ai danni dell'ente pubblico, anche qualora l'evento dannoso non si sia verificato per l'intervento tempestivo dell'ente medesimo. In tali casi, il giudice deve valutare attentamente il quadro indiziario, anche in relazione alla posizione dell'imputato, senza limitarsi a considerare singoli elementi in modo isolato, ma verificando la loro convergenza verso un'univoca ricostruzione dei fatti, superando ogni ragionevole dubbio sulla responsabilità penale. Inoltre, il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle prove e nell'esercizio dei poteri istruttori, senza essere vincolato a specifici obblighi motivazionali in ordine al mancato compimento di attività probatorie, salvo che non ritenga assolutamente necessaria la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale. Infine, la mancata concessione dell'indulto, ove non richiesto, non costituisce motivo di doglianza per il condannato, potendo egli comunque presentare istanza in sede di esecuzione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 29.6.2010 da:

avv. Callido Gaetano, difensore di GA. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Reggio Calabria del 13 aprile 2010.

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BRUNO Paolo Antonio;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto dr. Vincenzo Geraci, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Ga. An. era c…

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