La valutazione di impatto ambientale (VIA) è obbligatoria per i progetti di opere, anche se non espressamente inclusi nell'allegato A del D.P.R. 12 aprile 1996, qualora presentino caratteristiche di dimensione, uso del territorio, rischi di inquinamento e impatto tali da implicare un potenziale pregiudizio all'equilibrio ambientale protetto dalla normativa europea. Tale valutazione non può essere surrogata dal mero decorso infruttuoso del termine di 60 giorni previsto dall'art. 10, comma 2, del citato D.P.R. senza l'intervento di alcuna verifica da parte del competente organo ufficiale. Pertanto, nel caso di un progetto di ristrutturazione e completamento di un porto turistico che, pur non superando i limiti dimensionali stabiliti dall'allegato A, presenta rilevanti dimensioni e complessità strutturale, nonché potenziali impatti ambientali desumibili dal Piano di Assetto Idrogeologico regionale, sussiste l'obbligo di espletare la procedura di valutazione di impatto ambientale, in applicazione dei principi espressi dalla Corte di Giustizia europea in ordine all'obiettivo della direttiva 85/337/CEE di evitare che sfuggano alla valutazione progetti in grado di avere un notevole impatto sull'ambiente.