Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1719 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:1719SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare improcedibile il ricorso proposto avverso l'ordinanza comunale di acquisizione al patrimonio pubblico e immissione in possesso di opere abusive, afferma il principio per cui la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, formalmente dichiarata, comporta l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio, in ragione della particolare natura della controversia e della limitata attività difensiva della parte resistente. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di giudizi privi di concreto interesse per le parti. La dichiarazione di improcedibilità, in tali casi, rappresenta una soluzione adeguata e proporzionata, che consente di definire la controversia senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, tutelando altresì il principio di ragionevole durata del processo. Il Tribunale, pertanto, afferma che la sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, formalmente manifestata, determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese, qualora ricorrano giusti motivi connessi alla particolare natura della controversia e all'attività difensiva della parte resistente, al fine di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 01047/1997
REG.RIC.

N. 01719/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01047/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1047 del 1997, proposto da Lapis Gaetano e Abbate Maria, rappresentati e difesi dagli avv.ti Luigi Terenzio, Daniela Ferrara ed Emilia Lipari, con domicilio eletto presso l’avv. Daniela Ferrara in Palermo, piazzetta F. Bagnasco n. 31;

contro

-il Comune di Carini, rappresentato e difeso dall'avv. Marina Fonti, con domicilio presso Segreteria del Tar in Palermo, via Butera, 6;

per l'annullamento

ordinanza n. 2 del 16.1.1997 di acquisizione al patrimonio del Comune e di immissione in possesso di opere abusive.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di c…

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