Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6890 del 17 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:6890PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene immobile può essere legittimamente disposto quando risulti una palese sproporzione tra il valore del bene e i redditi dichiarati e le disponibilità economiche lecite del proposto e del suo nucleo familiare, in assenza di idonea giustificazione circa la provenienza della provvista utilizzata per l'acquisto, tale da far presumere che il bene sia stato acquisito con i proventi di attività illecite, anche se formalmente intestato a terzi. Il giudizio di merito sulla sussistenza di tali presupposti, basato sull'apprezzamento complessivo degli elementi di fatto, è insindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato, non potendo il ricorso per cassazione censurare le valutazioni di fatto, ma solo eventuali violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 5/2013 CORTE APPELLO di MILANO, del 04/10/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENRICO GIUSEPPE SANDRINI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Roberto ANIELLO, che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto in data 4.10.2013 la Corte d'appello di Milano ha confermato il provvedimento…

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