Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17060 del 5 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:17060PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando le condotte vessatorie, minacciose, violente e prevaricatrici nei confronti del familiare siano reiterate e abituali, tali da cagionare un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento della vittima, a prescindere dalla gravità delle singole condotte. La valutazione dell'abitualità e della continuità delle condotte maltrattanti non richiede necessariamente la prova di una pluralità di episodi specifici, ben potendo desumersi anche dalla complessiva valutazione di un quadro probatorio che evidenzi un perdurante atteggiamento di sopraffazione e prevaricazione del reo nei confronti della vittima. A tal fine, assumono rilevanza non solo le dichiarazioni della persona offesa, ma anche le testimonianze di soggetti estranei al nucleo familiare, che possano fornire un quadro complessivo e obiettivo della situazione di maltrattamento. La motivazione della sentenza di condanna per il reato di maltrattamenti deve dare conto in modo esaustivo e logicamente coerente di tale complessivo quadro probatorio, senza che sia necessario un puntuale riscontro di ogni singola condotta contestata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a Sarzana il 07/08/1972
avverso la sentenza del 26/01/2016 della Corte d'appello di Genova
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'acc…

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