Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4658 del 4 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:4658PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso si configura nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata. Infatti, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio, con la "messa a disposizione" del soggetto, che di per sé è idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione e di infiltrazione del sodalizio nel tessuto sociale. Pertanto, elementi indicativi della partecipazione all'associazione mafiosa possono essere: il conferimento di cariche o "doti" all'interno dell'organizzazione, la capacità di intervenire direttamente in vicende rilevanti per gli equilibri interni della consorteria, la conoscenza dello status di latitanza di un affiliato, la costante presenza sul territorio e la partecipazione ad eventi significativi per la comunità di appartenenza, nonché la descrizione da parte di collaboratori di giustizia di specifici fatti o comportamenti dell'accusato, indicativi del suo consapevole apporto al perseguimento degli interessi del sodalizio. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono costituire un compendio indiziario sufficientemente grave per l'adozione di una misura cautelare personale, anche in assenza del compimento di atti esecutivi della condotta illecita programmata. Inoltre, la distanza temporale tra i fatti contestati e l'applicazione della misura cautelare non esclude la sussistenza delle esigenze cautelari, in particolare quando il soggetto risulti stabilmente inserito nell'organizzazione criminale e mantenga un ruolo di rilievo nel settore economico, anche attraverso intestazioni fittizie di società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/05/2019 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCIA AIELLI;
sentite le conclusioni del PG Dr. MOLINO PIETRO che ha concluso per il rigetto del ricorso.
udito il difensore avvocato ALBANESE FRANCESCO in difesa di (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.
PREMESSO IN FATTO
1. Con ordinanza del 3/4/2019 il Giudice per le indagini preliminari del Tribun…

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