Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48252 del 15 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48252PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza della responsabilità penale dell'imputato, deve attenersi a un rigoroso controllo di logicità e coerenza della motivazione della sentenza impugnata, senza poter sindacare le valutazioni di merito operate dai giudici di merito, purché siano conformi ai principi giurisprudenziali e scevri da vizi logici. In particolare, il giudice di legittimità non può censurare la valutazione della prova e l'apprezzamento della credibilità dei testimoni effettuati dai giudici di merito, salvo che tali valutazioni risultino manifestamente illogiche o contraddittorie. Inoltre, il giudice di legittimità deve verificare che la qualificazione giuridica del fatto sia stata correttamente operata, tenendo conto della effettiva sussistenza degli elementi costitutivi del reato contestato e dell'assenza di cause di giustificazione o scusanti. Infine, il giudice di legittimità deve valutare la congruità e logicità della motivazione relativa al riconoscimento o al diniego delle circostanze aggravanti e attenuanti, senza poter sindacare nel merito tali valutazioni, salvo che esse risultino manifestamente illogiche o contraddittorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2015 della CORTE APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere FILIPPINI STEFANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del BALDI FULVIO che ha concluso per l'annullamento con rinvio.
Udito il difensore avv.to (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 5.6.…

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