Il mancato pagamento del canone concessorio da parte del concessionario, sin dalla prima mensilità, costituisce grave inadempimento contrattuale che legittima l'Amministrazione concedente all'adozione del provvedimento di decadenza dalla concessione e di risoluzione del contratto, anche in presenza di reciproci inadempimenti, qualora l'inadempimento del concessionario risulti di maggiore gravità rispetto a quello dell'Amministrazione. L'errore di fatto revocatorio, ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., presuppone un'errata percezione del contenuto meramente materiale degli atti processuali, che abbia indotto il giudice a decidere sulla base di un falso presupposto fattuale, senza che tale circostanza sia stata oggetto di valutazione e motivazione nella decisione impugnata. Il giudizio di revocazione non può essere utilizzato per sollecitare un nuovo, sostanziale, giudizio di merito sulla ripartizione delle responsabilità tra le parti in relazione ai reciproci inadempimenti contrattuali.