Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dalla società Savini s.r.l. avverso l'ordinanza del Comune di Reggio Calabria che disciplinava gli orari di apertura delle sale giochi e il funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro, ha affermato il seguente principio di diritto: La pubblica amministrazione, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, può adottare misure volte a contrastare il fenomeno della ludopatia, purché tali misure siano proporzionate e non determinino un'eccessiva compressione della libertà di iniziativa economica costituzionalmente garantita. Tuttavia, il ricorso giurisdizionale avverso tali provvedimenti può divenire improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora nel corso del giudizio intervenga una nuova disciplina degli orari che soddisfi le aspettative del ricorrente, rendendo così priva di utilità la decisione sulla legittimità del precedente provvedimento impugnato. La pubblica amministrazione, nell'esercitare il proprio potere regolamentare in materia di orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, deve operare un bilanciamento tra l'esigenza di tutelare la salute pubblica, contrastando il fenomeno della ludopatia, e il rispetto della libertà di iniziativa economica costituzionalmente garantita. Le misure adottate, pertanto, devono essere proporzionate e non determinare un'eccessiva compressione di tale libertà. Tuttavia, il ricorso giurisdizionale avverso tali provvedimenti può divenire improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, qualora nel corso del giudizio intervenga una nuova disciplina degli orari che soddisfi le aspettative del ricorrente, rendendo così priva di utilità la decisione sulla legittimità del precedente provvedimento impugnato.