Il nulla-osta rilasciato dall'Ente Parco regionale in materia di vincolo idrogeologico e paesaggistico, ai sensi dell'art. 20 della legge regionale Toscana n. 24 del 1994, tiene luogo in deroga alle competenze comunali delle relative autorizzazioni, con la conseguenza che il Comune non può rigettare la domanda di condono edilizio con il mero richiamo a un parere negativo di un proprio organo interno, dovendo invece prendere in considerazione il parere favorevole espresso dall'Ente Parco. Ciò in quanto, ai sensi dell'art. 1 della legge regionale n. 43 del 2000, per le aree ricomprese nei parchi regionali tutte le funzioni in materia di vincolo idrogeologico e paesaggistico sono attribuite agli Enti parco regionali, i quali esercitano in via esclusiva tali competenze in deroga a quelle comunali. Pertanto, il nulla-osta favorevole dell'Ente Parco esaurisce la valutazione paesaggistica, precludendo al Comune di rigettare la domanda di condono sulla base di un proprio parere negativo interno, dovendo invece il Comune recepire il parere favorevole dell'Ente Parco. Tale principio trova applicazione anche nell'ipotesi di domande di condono edilizio presentate ai sensi della legge n. 724 del 1994, in quanto il nulla-osta dell'Ente Parco tiene luogo delle autorizzazioni paesaggistiche e idrogeologiche anche in tali fattispecie.