Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 1892 del 15 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:1892PEN

Massima

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La coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche se finalizzata all'uso personale, integra il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dalla quantità e dalle dimensioni delle piante coltivate, essendo sufficiente la mera potenzialità drogante della sostanza ricavabile. Tuttavia, la declaratoria di illegittimità costituzionale delle norme che avevano uniformato il trattamento sanzionatorio per le diverse tipologie di sostanze stupefacenti comporta il ripristino della disciplina previgente, con conseguente applicazione della pena più mite prevista per la coltivazione di cannabis. Il giudice, pertanto, è tenuto a rideterminare la sanzione in ossequio al principio di retroattività della lex mitior, senza che ciò incida sull'accertamento della responsabilità penale dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BLAIOTTA Rocco Marc - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS), (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 849/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del 28/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. BLAIOTTA ROCCO MARCO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al trattamento sanzionatorio; ed il rigetto nel re…

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