Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14940 del 7 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:14940PEN

Massima

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Il reato di appropriazione indebita si configura quando l'agente si appropria indebitamente di denaro o di altra cosa mobile altrui, con l'ingiusto profitto per sé o per altri. Tuttavia, tale reato non sussiste qualora l'agente utilizzi il denaro o la cosa mobile con il consenso del legittimo proprietario, anche se successivamente tale consenso venga meno per il sopravvenire di circostanze che ne impediscano l'ulteriore utilizzo. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di falso in testamento olografo, è necessario che l'intero atto sia ritenuto falso sulla base di una valutazione complessiva della prova, senza che sia sufficiente la mera constatazione di una parziale autografia dello scritto. Infine, il termine di prescrizione del reato di falso in testamento decorre dalla data di pubblicazione del testamento, e non dalla data di accertamento della falsità, e la sospensione del procedimento penale per il tempo in cui è stato svolto il giudizio civile di impugnazione del testamento deve essere computata ai fini del calcolo del termine prescrizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/1/2022 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pistorelli Luca;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Ceroni Francesca, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d'appe…

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