Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36494 del 21 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36494PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando, con violenza o minaccia, si costringe taluno a fare o a omettere qualcosa al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che il profitto sia effettivamente conseguito, essendo sufficiente la mera finalità di conseguirlo. Il concorso nel reato di estorsione può essere integrato anche dalla mera presenza e partecipazione morale del concorrente, il quale, pur non avendo materialmente eseguito le condotte estorsive, abbia comunque contribuito a rafforzare la volontà criminosa dell'autore principale. La valutazione della sussistenza degli elementi costitutivi del reato e del concorso di persone è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione, se congruamente e logicamente argomentata, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per vizi di manifesta illogicità o irrazionalità. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, quando quest'ultima risulti sorretta da adeguata e logica motivazione, ancorché suscettibile di diverse letture o interpretazioni dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) EL. SA. RA. , N. IL (OMESSO);

2) HA. MO. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/06/2008 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. NUZZO LAURENZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Monetti Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. Marchese …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.