Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24918 del 4 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:24918PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta non solo dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ma anche da una pluralità di elementi indiziari, quali la stretta frequentazione e subalternità del soggetto nei confronti di esponenti di spicco del sodalizio, lo svolgimento di attività lavorative grazie all'intermediazione di tali soggetti presso esercizi commerciali riconducibili a famiglie mafiose, le funzioni di collegamento e intermediazione svolte dal soggetto tra l'esponente mafioso e terzi, nonché la partecipazione a condotte estorsive, anche se non direttamente attribuibili al soggetto. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono integrare gravi indizi di colpevolezza per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, anche in assenza di una specifica individuazione del ruolo ricoperto dal soggetto all'interno del sodalizio. Inoltre, il pericolo concreto di reiterazione di condotte analoghe e di inquinamento probatorio, desumibili dalla caratura criminale dell'indagato, dal suo ruolo fiduciario all'interno del clan e dall'assenza di elementi indicativi di una sua dissociazione, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della presunzione di pericolosità sociale correlata al titolo di reato contestato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PAZIENZA V. - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa in data 26/10/2017 dal Tribunale di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accogli…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.