Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49730 del 30 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49730PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'agente pone in essere atti idonei, univoci e diretti in modo non equivoco a cagionare la morte della vittima, anche se il risultato letale non si verifica per cause indipendenti dalla sua volontà. L'idoneità degli atti deve essere valutata ex ante, sulla base delle modalità esecutive e delle caratteristiche dell'arma utilizzata, senza che rilevi il concreto esito della condotta. Il dolo di omicidio può essere desunto dalle modalità della condotta, dal numero e dalla direzione dei colpi inferti, nonché dal fatto che questi abbiano raggiunto organi vitali, anche se in modo non profondo. Le minacce successive all'azione non escludono la sussistenza del dolo di omicidio, ma possono al più integrare un reato autonomo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CAIRO Anton - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2016 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e' il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo l'inammissibilita'
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino, con sentenza emessa in data 29/6/2016, in parziale riforma della decisione del Giudice per le …

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