Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39108 del 24 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:39108PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve effettuare un'attenta e rigorosa analisi degli elementi probatori, senza limitarsi a una mera interpretazione soggettiva degli stessi. Pur riconoscendo l'esistenza di condotte potenzialmente illecite, il giudice è tenuto a verificare con rigore logico-giuridico se tali condotte siano effettivamente riconducibili alle ipotesi di reato contestate, senza trarre conclusioni affrettate o aprioristiche. In particolare, laddove gli elementi indiziari presentino un carattere equivoco o ambiguo, il giudice deve astenersi dall'applicare misure cautelari, privilegiando un approccio prudente e garantista, volto a tutelare il principio di presunzione di innocenza. Inoltre, il mero rinvenimento di sostanze stupefacenti e materiale connesso non è di per sé sufficiente a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, essendo necessario un rigoroso accertamento del nesso di causalità tra tali elementi e le condotte contestate. In definitiva, il giudice è tenuto a una valutazione complessiva e ponderata degli indizi, evitando di basarsi su interpretazioni unilaterali o forzate, al fine di garantire il rispetto dei diritti fondamentali dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovan - rel. Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma;

nei confronti di:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 04/04/2014 del Tribunale di Roma;

visti gli atti, la ordinanza denunziata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. D'((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.