Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18332 del 3 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18332PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le esigenze cautelari anche in sede di riesame, deve mantenere la propria ricostruzione dei fatti e delle circostanze già operata nella pronuncia di condanna, senza poter rivalutare autonomamente gli elementi di fatto e di diritto già accertati, salvo il sopravvenire di nuovi elementi probatori. La sola riduzione della pena in appello, l'incensuratezza dell'imputato e il presofferto, in assenza di nuovi fattori, non possono giustificare una diversa valutazione delle esigenze cautelari rispetto a quella già compiuta dal giudice di merito, il quale ha confermato la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e del pericolo di reiterazione del reato. Il giudice del riesame non può, pertanto, sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, senza confrontarsi con le specifiche argomentazioni e le risultanze probatorie poste a fondamento della pronuncia di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefa - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI NAPOLI;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3928/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 16/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPINI Stefano;
sentite le conclusioni del PG Dott. BALDI Fulvio che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 6/6/2014 il Giudice per l'udienza preliminare del Tribunal…

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