Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13614 del 20 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:13614PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può disporre la confisca di prevenzione dei beni acquisiti dal proposto anche in assenza di attualità della sua pericolosità sociale al momento della richiesta, purché sia accertata la correlazione temporale tra gli incrementi patrimoniali e gli elementi sintomatici della pericolosità sociale, valutati anche sulla base di precedenti penali definitivi e di condanne non definitive per reati contro il patrimonio. La prova della sproporzione tra i beni patrimoniali e la capacità reddituale del proposto, nonché dell'illecita provenienza dei beni, può essere fornita anche attraverso presunzioni, mentre spetta al proposto l'onere di offrire prova contraria. Il giudice può riqualificare la pericolosità del proposto da speciale a generica, purché sia garantito il contraddittorio sugli elementi fattuali posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 27 novembre 2015 pronunciato dalla Corte di appello di Catanzaro;
Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per la inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento im…

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