Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1437 del 2016

ECLI:IT:TARMI:2016:1437SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso la delibera comunale di approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio (PGT), ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Le scelte di pianificazione territoriale compiute dalle autorità preposte costituiscono espressione di ampia discrezionalità amministrativa, sindacabile dal giudice amministrativo entro limiti alquanto ristretti, ovvero solo in caso di manifesta arbitrarietà, irragionevolezza o travisamento dei fatti. Pertanto, la diversa classificazione urbanistica di aree non omogenee, come nel caso di una zona esterna al perimetro urbano rispetto ad ambiti interni, non integra un vizio di eccesso di potere per disparità di trattamento. 2. Le disposizioni del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi, che disciplinano ambiti diversi rispetto a quello in cui ricade la proprietà dei ricorrenti, non possono essere oggetto di censura da parte di questi ultimi, in quanto inapplicabili al loro contesto. 3. La parziale diversa classificazione di un medesimo compendio, con destinazione in parte agricola e in parte di trasformazione, è legittima ove giustificata dalla collocazione esterna all'abitato e dalla necessità di garantire la conservazione dell'ambiente naturalistico. 4. Le norme regionali che regolano il procedimento e la tempistica di approvazione del PGT devono essere interpretate in modo da assicurare il rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità e buon andamento, riconoscendo natura ordinatoria ai relativi termini e correlando la sanzione dell'inefficacia alla mancata valutazione delle osservazioni pervenute. 5. L'individuazione dell'autorità competente per la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) nell'ambito della stessa amministrazione comunale tenuta all'approvazione del PGT non contrasta con la normativa, non essendo richiesta una rigorosa separazione fra autorità competente e procedente. 6. La correzione di errori materiali e le rettifiche degli atti di PGT, non costituenti variante, possono essere effettuate anche nella fase di adozione e approvazione del piano, al fine di garantire il buon andamento dell'attività amministrativa e impedire che le successive fasi siano inficiate dalla presenza di pregressi errori. 7. Il procedimento di riesame del PGT adottato, conclusosi con la sua approvazione definitiva con limitate modifiche, non contrasta con la normativa regionale, rientrando nell'autonomia riconosciuta all'ente locale nell'ottica del perseguimento delle finalità istituzionali e dell'effettuazione di adempimenti istruttori supplementari.

Sentenza completa

N. 01660/2010
REG.RIC.

N. 01437/2016 REG.PROV.COLL.

N. 01660/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1660 del 2010, proposto da:
- Isidoro Martin, Santa Martin, Elda Martin e Flavio Martin, rappresentati e difesi dall’Avv. Rita Bernasconi ed elettivamente domiciliati in Milano, Via Savaré n. 1, presso lo studio dell’Avv. Ivan Pastorelli;

contro

- il Comune di Azzate, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Aldo Travi e Alessandro Albé ed elettivamente domiciliato in Milano, Via Corridoni n. 39, presso la Segreteria del T.A.R.;
- la Regione Lombardia, in persona del Presidente pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. Piera Pujatti ed elettivamente domiciliata in Mil…

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