Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13354 del 1 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13354PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di truffe si configura quando un gruppo di persone si organizza in modo stabile e duraturo per porre in essere artifici e raggiri idonei a indurre in errore numerose vittime, inducendole a versare somme di denaro a titolo di fondo spese per ottenere finanziamenti che, tuttavia, non vengono mai erogati. La responsabilità degli imputati per tale reato associativo è configurabile anche quando alcuni di essi rivestono ruoli di rilievo nell'organizzazione, come quello di gestore del conto corrente su cui transitano i proventi delle truffe, o di presentatore della società fittizia ai clienti, mentre altri si alternano in ruoli esecutivi, concorrendo comunque all'attività fraudolenta. Ai fini della determinazione della pena per il reato di associazione per delinquere, il giudice può legittimamente valorizzare, tra gli elementi di cui all'art. 133 c.p., la gravità del fatto, caratterizzato dalla ripetizione della condotta fraudolenta nei confronti di numerose parti offese, nonché la personalità degli imputati, con particolare riguardo al ruolo rivestito nell'ambito dell'associazione. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla gravità complessiva del fatto e all'esistenza di precedenti penali specifici, tali da non consentire alcuna attenuazione del trattamento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AG. AN. FR. , N. IL (OMESSO);

2) DE. BE. MA. PI. , N. IL (OMESSO);

3) HU. LU. , N. IL (OMESSO);

4) DI. GR. TI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4927/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 22/03/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udito il Sostituto …

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