Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6705 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:6705SENT

Massima

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Il piano regolatore generale di un comune, nell'individuare le aree destinate a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, può legittimamente prevedere la reiterazione di vincoli preordinati all'espropriazione, senza che ciò comporti l'obbligo di corrispondere un indennizzo ai proprietari, fermo restando il diritto di questi ultimi di ottenere, in presenza dei relativi presupposti, l'indennità commisurata all'entità del danno effettivamente prodotto. La destinazione a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, pur incidendo in modo significativo sulla proprietà privata, non ha carattere sostanzialmente espropriativo come la precedente destinazione a servizi pubblici di quartiere (locali), la quale consentiva anche la realizzazione di attività gestibili da privati. Pertanto, in assenza di una reiterazione di vincolo espropriativo, non sussiste l'obbligo di una specifica motivazione in ordine al pubblico interesse e alla comparazione con il contrapposto interesse del proprietario. Inoltre, la procedura di "copianificazione" prevista dalla legge regionale consente all'amministrazione comunale di apportare modifiche anche sostanziali al piano regolatore generale, senza che ciò comporti necessariamente un nuovo passaggio in consiglio comunale, purché tali modifiche non stravolgano le scelte di fondo del piano adottato. Infine, la complessità tecnica della normativa urbanistica, pur obiettivamente rilevabile, non è tale da determinare l'assoluta incomprensibilità del corpus normativo, tale da rilevare sotto il profilo della legittimità.

Sentenza completa

N. 06272/2008
REG.RIC.

N. 06705/2013 REG.PROV.COLL.

N. 06272/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6272 del 2008, proposto da:
Allegra Paolo e Allegra Giorgio, rappresentati e difesi dagli Avv. ti Giuseppe Lavitola e Claudio Manzia, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Costabella, 23;;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), in persona del Sindaco p.t., costituitosi in giudizio, rappresentata e difesa dall'Avv. Umberto Garofoli, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21; Regione Lazio, in persona del Presidente p.t., n.c.;
Provincia di Roma, in persona del Presidente p.t., n.c.;

per l'annullamento

1) della deliberazione del Consiglio Comuna…

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