Il ricorso proposto personalmente dall'imputato è inammissibile, in quanto la facoltà di presentare personalmente il ricorso per cassazione è esclusa dall'articolo 613 del codice di procedura penale, come modificato dalla Legge n. 103 del 2017, entrata in vigore il 3 agosto 2017. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, determinata equitativamente sulla base dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il ricorso per cassazione deve essere presentato esclusivamente a mezzo di difensore abilitato, essendo preclusa all'imputato la facoltà di agire personalmente, al fine di garantire il rispetto delle forme processuali e la corretta instaurazione del giudizio di legittimità. Tale principio si applica in modo uniforme a tutti i casi analoghi, indipendentemente dalle specifiche circostanze del fatto concreto, al fine di assicurare l'osservanza delle norme che disciplinano il procedimento di impugnazione e sanzionare l'inosservanza delle stesse.