Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10299 del 6 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:10299PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in scrittura privata, previsto dall'art. 485 c.p., è perseguibile a querela di parte, in quanto i certificati rilasciati da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, come i certificati di assicurazione per la R.C.A., pur avendo una particolare rilevanza pubblica che ne giustifica la tutela contro le falsità ideologiche punite ai sensi dell'art. 481 c.p., quando sono oggetto di falsità materiale per contraffazione o alterazione, configurano il reato di falsità in scrittura privata, che richiede la proposizione della querela da parte del soggetto offeso. Pertanto, in tali casi, l'accordo raggiunto dalle parti in ordine alla pena non può essere approvato, dovendo essere emessa una sentenza di proscioglimento per difetto di querela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/01/2007 TRIBUNALE di SANTA ((omissis));

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMBROSIO ANNAMARIA;

lette le richieste del Procuratore Generale che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1.1. Con sentenza in data 15-1-2007, il G.U.P. del Tribunale di S. ((omissis)), su concorde richiesta delle parti a…

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