Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1824 del 2024

ECLI:IT:TARNA:2024:1824SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere abusive e i successivi provvedimenti di accertamento di inottemperanza e irrogazione di sanzione amministrativa pecuniaria, afferma i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere abusive non richiede una motivazione basata su un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata. Il decorso del tempo non implica un affidamento legittimo da parte dei proprietari dell'abuso, poiché la tutela del legittimo affidamento si riferisce a provvedimenti amministrativi che generano aspettative stabilite e rapporti giuridici certi, cosa che non si verifica nel caso in cui le opere abusive non abbiano i titoli prescritti. 2. La sottoposizione di un manufatto abusivo a sequestro penale non costituisce impedimento assoluto a ottemperare a un ordine di demolizione, né integra causa di forza maggiore impeditiva della demolizione, dato che sussiste la possibilità di ottenere il dissequestro dell'immobile al fine di ottemperare all'ingiunzione di demolizione. 3. Gli atti vincolati, come l'ordinanza di demolizione, non richiedono la comunicazione di avvio del procedimento in quanto non prevedono valutazioni di interesse pubblico relative alla conservazione del bene. L'ordine di demolizione, come gli altri provvedimenti sanzionatori edilizi, è un atto dovuto e non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, in quanto si tratta di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, regolamentata rigidamente dalla legge. 4. L'acquisizione gratuita delle opere abusive e della relativa area di sedime al patrimonio comunale costituisce una conseguenza ex lege dell'inottemperanza all'ordine di demolizione impartito, tanto è vero che tale effetto ben può prodursi anche nei confronti del proprietario del bene stesso che risulti estraneo alla realizzazione dell'abuso e la pendenza di un'impugnazione giudiziale avente ad oggetto l'ordinanza di demolizione presupposta non è ostativa all'accertamento dell'inottemperanza alla demolizione e all'acquisizione, in difetto di sospensione giudiziale dell'efficacia della disposta demolizione. 5. L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale delle opere abusive ex art. 31, d.P.R. n. 380/2001 costituisce un atto dovuto senza alcun contenuto discrezionale, subordinato unicamente all'accertamento dell'inottemperanza e al decorso del termine di legge (novanta giorni) fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi, con la conseguenza che, per l'adozione del provvedimento di immissione in possesso, non è necessaria una comunicazione di avvio del relativo procedimento alla parte destinataria del provvedimento repressivo. 6. Le sanzioni irrogate per l'inottemperanza all'ordine di demolizione costituiscono effetto ex lege della mancata ottemperanza, sicché è da escludersi la dedotta violazione del principio di proporzionalità e delle disposizioni della L. 689/81.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/03/2024

N. 01824/2024 REG.PROV.COLL.

N. 04154/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4154 del 2022, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Carmine Maione, rappresentato e difeso dall'avvocato Antonio Vorzillo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Marano di Napoli, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Raffaele Marciano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

- dell’ordinanza di demolizione opere abusive n. 28/21 del 26/05/2021, notificata al ricorrente dal Comune di Marano di Nap…

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