Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35817 del 28 settembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35817PEN

Massima

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Il custode giudiziario, in quanto soggetto gravato di specifici doveri di custodia e conservazione dei beni pignorati, è tenuto a mantenere la disponibilità e l'accessibilità di tali beni per consentire il regolare svolgimento della procedura esecutiva, anche qualora sia egli stesso il debitore esecutato. La consapevolezza e volontà di agire in violazione di tali doveri, come nel caso di un suo trasferimento senza preavviso che impedisca di fatto l'accesso ai beni da parte dell'ufficio giudiziario, integra l'elemento soggettivo del reato di cui all'art. 388, comma 5, c.p., non potendo essere esclusa sulla base della mera mancata prova della conoscenza della fissazione della vendita forzata, atteso che il custode è comunque gravato di specifici obblighi di custodia e conservazione dei beni pignorati, indipendentemente dalla fase della procedura esecutiva in corso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. OLIVA Bruno - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Catanzaro;

contro

la sentenza emessa il 25 luglio 2005 dal Tribunale di Castrovillari nei confronti di:

St. Gi.;

Letti gli atti e il provvedimento impugnato;

Udita la relazione del Cons. Dr. ((omissis));

Sentito il Procuratore generale, Dott. G. Viglietta, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinan…

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