Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31725 del 17 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31725PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale può fondarsi sulla precedente condanna per il reato di associazione mafiosa, con specifica valutazione della condotta risultante da tale sentenza di condanna, senza che sia necessario un ulteriore accertamento in concreto della pericolosità sociale, atteso che la normativa di cui al D.Lgs. n. 159 del 2011 ricalca sostanzialmente la precedente disciplina sul punto, consentendo di applicare i principi già fissati dalla giurisprudenza di legittimità. In sede di ricorso avverso misure di prevenzione, non può essere sindacata l'adeguatezza della motivazione, in quanto il ricorso è proponibile solo per violazione di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso il decreto 91/2013 del 28/10/13 della CORTE DI APPELLO DI PALERMO visti gli atti, il decreto ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

letta la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Dott. ANTONIO GIALANELLA che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte d'Appello di Palermo con decreto del 28/10/2013 confermava la misura di prevenzione a…

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