Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12310 del 16 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12310PEN

Massima

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La violazione delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" imposte al soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno non integra più il reato di cui all'art. 75, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 159/2011, in quanto tale fattispecie è stata dichiarata costituzionalmente illegittima dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 25 del 2019, per contrasto con il principio di prevedibilità della condotta sanzionata, contenuto nell'art. 7 CEDU e nell'art. 2 del Protocollo n. 4 della CEDU, rilevante come parametro interposto ai sensi dell'art. 117, comma 1, Cost. La Corte di Cassazione, pertanto, annulla senza rinvio la sentenza di condanna per tale reato, in quanto il fatto non sussiste. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi e argomentazioni: 1) La fattispecie di reato contestata all'imputato era prevista dall'art. 75, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 159/2011, che puniva l'inosservanza delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" da parte del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno. 2) La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 25 del 2019, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di tale fattispecie, in quanto ritenuta in contrasto con il principio di prevedibilità della condotta sanzionata, contenuto nell'art. 7 CEDU e nell'art. 2 del Protocollo n. 4 della CEDU, rilevante come parametro interposto ai sensi dell'art. 117, comma 1, Cost. 3) Di conseguenza, la violazione delle prescrizioni generiche di "vivere onestamente" e "rispettare le leggi" non integra più il reato di cui all'art. 75, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 159/2011. 4) Pertanto, la Corte di Cassazione annulla senza rinvio la sentenza di condanna per tale reato, in quanto il fatto non sussiste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. APRILE Stefano - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/03/2019 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GAETANO DI GIURO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata, perche' il fatto non e' previsto dalla legge come reato.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRI…

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