Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3588 del 24 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:3588PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il concorso di persone nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti richiede la prova di un contributo concreto, consapevole e volontario dell'agente all'occultamento, custodia e controllo della sostanza, non essendo sufficiente la mera presenza sul luogo del reato o la semplice disponibilità di uno spazio comune in cui la sostanza è stata rinvenuta. La condanna per concorso nel reato non può fondarsi su mere supposizioni o sull'assenza di prova circa la proprietà della sostanza, dovendo il giudice individuare in maniera specifica l'apporto causale del concorrente alla realizzazione della condotta tipica. In assenza di tali elementi, la mera condivisione dello spazio in cui è stata rinvenuta la droga non integra di per sé gli estremi del concorso, essendo necessario accertare un contributo consapevole e volontario dell'agente finalizzato a favorire l'illecita detenzione. Il giudice è pertanto tenuto a motivare in modo puntuale e logico le ragioni per le quali ritiene provato il contributo concorsuale dell'imputato, non potendo fondare la condanna su meri indizi o presunzioni, ma dovendo valutare in maniera analitica tutti gli elementi di prova, anche quelli favorevoli all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ANDREAZZA Gastone - Presidente

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCA SEMERARO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIULIO ROMANO;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Firenze, con la sentenza del 10 maggio 2018, ha confermato la condanna inflitta il 22 giugno 2017 …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.