Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16424 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:16424SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa esprima esplicitamente la rinuncia all'interesse alla decisione del gravame. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. Inoltre, la compensazione delle spese di giudizio rappresenta un corollario del principio di soccombenza virtuale, in quanto la rinuncia all'interesse rende equo il bilanciamento degli oneri processuali tra le parti, indipendentemente dall'esito formale della controversia. Tale soluzione consente di assicurare l'economia processuale e la ragionevole durata del giudizio, in linea con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. In definitiva, il ricorso amministrativo può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, con compensazione delle spese, quando la parte ricorrente manifesti espressamente la rinuncia all'interesse alla decisione del gravame, realizzando così un'equilibrata composizione degli interessi in gioco.

Sentenza completa

Pubblicato il 16/09/2024

N. 16424/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00282/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 282 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)) e dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Corte dei Conti, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento,

previa sospensione dell’efficacia,

per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

delle comunicazioni del 3 gennaio 2023 e del 4 gennaio 2023, a …

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