Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il requisito dello svolgimento di "servizi analoghi" richiesto per la partecipazione a una gara d'appalto non deve essere interpretato in modo restrittivo, ma deve comprendere anche le pregresse esperienze professionali del concorrente relative a lavori di manutenzione straordinaria, oltre a quelli di manutenzione ordinaria, in applicazione dei principi di buona fede e favor partecipationis. L'indicazione percentuale delle prestazioni da eseguire da parte dei singoli componenti di un raggruppamento temporaneo di imprese è sufficiente a rispettare il requisito di cui all'art. 37 del d.lgs. 163/2006, senza che sia necessaria una predeterminazione geografica o qualitativa della ripartizione dei servizi. La valutazione discrezionale della stazione appaltante in merito all'anomalia dell'offerta e all'attribuzione dei punteggi tecnici è sindacabile solo per profili di manifesta irragionevolezza o illogicità, non per la mera diversità di apprezzamento rispetto a quella del ricorrente. La mancata indicazione di sub-parametri di valutazione nell'ambito dei criteri di aggiudicazione previsti dal bando non costituisce illegittimità, purché la commissione di gara abbia comunque valutato le offerte in modo coerente con le prescrizioni del bando stesso.