Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8662 del 21 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:8662PEN

Massima

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Il giudice del riesame, pur in presenza di una motivazione apparentemente carente o "ipomotivata" nell'ordinanza cautelare del giudice delle indagini preliminari, ha il potere-dovere di integrare o surrogare tale motivazione, esplicitando per la prima volta le ragioni giustificative della misura cautelare adottata. Ciò è possibile non solo in caso di insufficienza o contraddittorietà della motivazione, ma anche in caso di sua totale mancanza o mera apparenza, al fine di consentire un effettivo controllo sulla legittimità e sulla logicità della decisione cautelare. Tale potere-dovere di integrazione o surrogazione della motivazione da parte del giudice del riesame trova fondamento nell'esigenza di assicurare il rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio, nonché di garantire l'effettività del sindacato giurisdizionale sulle misure cautelari, in conformità ai principi costituzionali e convenzionali in materia. Pertanto, il giudice del riesame, pur in presenza di una motivazione carente o apparente nell'ordinanza cautelare, può e deve procedere ad un'autonoma valutazione del quadro indiziario già conosciuto dal giudice delle indagini preliminari, integrando o surrogando la motivazione originaria, senza che ciò comporti una violazione del principio di terzietà e imparzialità del giudice. Tale potere-dovere di integrazione o surrogazione della motivazione da parte del giudice del riesame trova applicazione anche quando l'ordinanza cautelare del giudice delle indagini preliminari abbia recepito integralmente il contenuto di atti del procedimento, come la richiesta del pubblico ministero, purché risulti che il giudice abbia comunque esercitato un vaglio critico sul materiale probatorio e non abbia meramente accolto in modo acritico l'atto incorporato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il giorno (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 15-18 luglio 2013 del Tribunale del riesame di Salerno;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LANZA Luigi;

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre, a mezzo del suo difensore, a…

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