Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10154 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:10154SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area a verde pubblico, prevista dal piano regolatore generale, costituisce un vincolo di carattere conformativo e non espropriativo, che non comporta l'inedificabilità assoluta del bene, ma consente la realizzazione di attrezzature per lo sport e l'utilizzazione parziale a parcheggi, ai sensi dell'art. 9 delle norme tecniche di attuazione. Tale vincolo, pertanto, non è soggetto a decadenza e preclude l'applicazione degli interventi di sostituzione edilizia e ampliamento previsti dalla legge regionale sul "piano casa", in quanto rientrante tra le ipotesi di esclusione di cui all'art. 2, comma 2, lettera f), della medesima legge, relativa alle aree con destinazioni urbanistiche relative al sistema dei servizi pubblici generali. La verifica della destinazione urbanistica di un'area deve essere effettuata sulla base dello strumento urbanistico generale vigente, senza che assumano rilevanza eventuali elaborati cartografici successivi privi di valore conformativo. Inoltre, la perimetrazione di un'area come nucleo abusivo, ai sensi della legge regionale n. 28 del 1980, non determina di per sé una variazione della destinazione urbanistica, che rimane quella prevista dal piano regolatore generale, in assenza di una specifica variante urbanistica adottata dal Consiglio comunale e approvata dalla Regione. Infine, l'area in questione risulta altresì sottoposta a vincolo paesaggistico, il che comporta l'ulteriore necessità dell'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di qualsiasi intervento edilizio, ai sensi dell'art. 146 del d.lgs. n. 42 del 2004.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/10/2016

N. 10154/2016 REG.PROV.COLL.

N. 15196/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 15196 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Fabio Stirpe, rappresentato e difeso dall'avvocato Aldo Ceci, con domicilio eletto presso Maria Rosa Suraci in Roma, via G. Ferrari 12;

contro

Comune di Terracina, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato Martina Iannetti, con domicilio ex art 25 c.p.a. presso la Segreteria del Tar Lazio in Roma via Flaminia 189;
Regione Lazio;

per l'annullamento

- del diniego prot. 41552 del 5-8-2014 della Dia presentata il 7-7-2014;

- della nota n. 27737 del 27-5-2015 impugna…

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