Cassazione penale Sez. III sentenza n. 22869 del 13 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22869PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso agli impianti sportivi, adottato dal Questore ai sensi della normativa di pubblica sicurezza, è sottratto alla cognizione del giudice ordinario in sede di convalida, in quanto atto amministrativo espressione di potestà di pubblica sicurezza, impugnabile solo con ricorso gerarchico o al TAR. Tuttavia, il giudice può valutare la legittimità e la proporzionalità delle ulteriori prescrizioni accessorie al divieto di accesso, verificando che siano adeguatamente motivate in relazione alla pericolosità sociale del soggetto, desunta dalla condotta tenuta, e che rispettino il diritto di difesa dell'interessato. L'assenza di un termine dilatorio tra la notifica della prescrizione e la sua convalida giudiziale non determina vizi della procedura, essendo sufficiente che il giudice abbia accertato la possibilità per l'interessato di disporre le proprie difese.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. TARDINO Vincenzo Luigi - Consigliere

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. FIALE Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VE. EM. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/06/2006 GIP TRIBUNALE di MESSINA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TARDINO VINCENZO LUIGI;

lette le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO V., che richiedeva la declaratoria d'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Ve. Em. ricorreva, tramite il difensore, per cassazione avverso l'ordinanza (9.6.2006) del GIP del Tribunale di Messina, che…

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