Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 866 del 2021

ECLI:IT:TARBS:2021:866SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il proprietario di un immobile è tenuto al rispetto dei titoli abilitativi edilizi e paesaggistici rilasciati per l'esecuzione di interventi sull'immobile stesso. Qualora vengano realizzate opere in difformità o in assenza dei necessari titoli, l'Amministrazione comunale è legittimata ad adottare un provvedimento di rimessione in pristino dello stato dei luoghi, ordinando la demolizione delle opere abusive. Tale potere sanzionatorio non è escluso dalla mera presentazione di comunicazioni di inizio lavori asseverate (CILA) che non rappresentino fedelmente lo stato di fatto dell'immobile, né dalla circostanza che le opere abusive siano state realizzate in epoca antecedente all'acquisto dell'immobile da parte del proprietario attuale. L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente il provvedimento di demolizione, indicando puntualmente le opere abusive contestate e le relative violazioni edilizie e paesaggistiche, senza che sia necessario un particolare onere motivazionale a fronte della mancanza di un titolo legittimante. Il proprietario non può invocare la competenza della Commissione per il Paesaggio o la necessità di un accertamento di compatibilità paesaggistica, qualora non abbia previamente presentato istanza in tal senso. Il procedimento sanzionatorio nei confronti del proprietario non può essere sospeso in attesa dell'esito di eventuali procedimenti avviati nei confronti di altri condomini, atteso il carattere autonomo e distinto delle posizioni soggettive.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/10/2021

N. 00866/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00060/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 60 del 2021, proposto da
Romana Fosson, rappresentata e difesa dall'avvocato Giovanni Schembri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Desenzano del Garda, rappresentato e difeso dall'avvocato Mario Gorlani, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Elisabetta Zambon e Rita Simonelli Grisoni, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza del Dirigente del Settore Edilizia Privata del Comune di Desenzano del Garda, n. 262 del 29 ottobre 202…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.