Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 34808 del 11 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:34808PEN

Massima

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Il mero vincolo di parentela o di conoscenza con soggetti appartenenti ad un'associazione di stampo mafioso non è di per sé sufficiente a dimostrare la partecipazione dell'indagato all'associazione criminale, in assenza di elementi di prova specifici e concreti che ne comprovino il ruolo attivo e il contributo effettivo agli scopi del sodalizio. La titolarità fittizia di beni o cariche societarie per conto di esponenti della criminalità organizzata deve essere dimostrata attraverso elementi di natura documentale e non può essere desunta esclusivamente da intercettazioni telefoniche o dichiarazioni di collaboratori di giustizia, specie quando vi siano riscontri documentali che depongano in senso contrario. Inoltre, la mera consapevolezza della fittizia intestazione di beni da parte di terzi o la disponibilità a fornire consigli in tal senso non integrano di per sé il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, in assenza di un contributo attivo e consapevole agli scopi del sodalizio criminale. Infine, lo svolgimento di incarichi di natura fiduciaria, come il ruolo di autista o di latore di messaggi, non è sufficiente a dimostrare la partecipazione all'associazione mafiosa, ove non siano accompagnati da ulteriori elementi probatori che comprovino il coinvolgimento dell'indagato negli scopi e nelle attività del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. VILLONI O. - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 51-P/15 Tribunale del Riesame di Reggio Calabria del 30/01/2015;

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, dott. Orlando Villoni;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G., d.ssa DI NARDO M., che ha concluso per l'inammissibilita';

udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS)…

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