Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30466 del 5 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30466PEN

Massima

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La qualifica di incaricato di pubblico servizio non può essere attribuita in modo automatico a un soggetto che svolge semplici compiti materiali di assistenza e accompagnamento presso una struttura di accoglienza per richiedenti asilo, in assenza di specifiche attribuzioni di funzioni pubbliche o di rappresentanza dell'ente gestore. In tali casi, la condotta violenta posta in essere nei confronti di tale soggetto deve essere ricondotta al reato di violenza privata, anziché a quello di violenza contro un incaricato di pubblico servizio, in quanto manca il requisito soggettivo della qualifica pubblica della persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. AGLIASTRO Mirella - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/04/2017 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
udito l'avv. (OMISSIS), quale sost.proc. dell'avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi,
RITEN…

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