Il parere negativo della Soprintendenza e il conseguente diniego comunale di autorizzazione paesaggistica per la realizzazione di un impianto di distribuzione carburanti sono legittimi in quanto fondati su un'adeguata e circostanziata motivazione che evidenzia come l'intervento proposto, con la sua estesa pavimentazione in conglomerato bituminoso e la tipologia edilizia su due livelli di spiccato carattere commerciale, risulti invasivo, dissonante e tale da incidere negativamente sul paesaggio circostante, caratterizzato da una vocazione agricola e da un interesse paesaggistico particolarmente importante. La Soprintendenza, nell'esercizio del proprio ampio potere discrezionale in materia di tutela del vincolo paesaggistico, ha correttamente valutato l'incompatibilità dell'opera progettata con i valori tutelati, fornendo una motivazione esaustiva che consente di ricostruire l'iter logico seguito nel percorso valutativo. Il diniego comunale, conseguente e dipendente dal parere negativo della Soprintendenza, è pertanto anch'esso legittimo.