Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 7643 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:7643SENT

Massima

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L'occupazione abusiva di suolo pubblico, in assenza di titolo concessorio, legittima l'esercizio del potere discrezionale attribuito al Sindaco dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94 del 2009, il quale può disporre l'immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese dell'occupante e, se trattasi di occupazione a fine di commercio, la chiusura dell'esercizio fino al pieno adempimento dell'ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni. Tale potere sanzionatorio, di natura dissuasiva, è esercitato dal Sindaco in via ordinaria e a prescindere da situazioni contingibili ed urgenti, in quanto la norma attribuisce al Sindaco uno specifico potere sanzionatorio per ipotesi assolutamente prevedibili, che non hanno né i connotati dell'urgenza né della eccezionalità. L'Ordinanza sindacale che disciplina in via generale e preventiva l'esercizio di tale potere discrezionale, individuando le specifiche condizioni per il suo esercizio e impartendo indicazioni ai Dirigenti competenti, costituisce una scelta legittima, in quanto non sussistono impedimenti di tipo giuridico o funzionale a che un organo della P.A. titolare di un potere discrezionale decida di esercitarlo per il tramite di un atto a contenuto generale che ne fissi contenuti e presupposti e ne demandi l'esecuzione agli uffici dipendenti, assicurando in tal modo uniformità di trattamento e prevedibilità di conseguenze per la trasgressione del precetto, a tutto vantaggio della trasparenza e dell'efficacia dell'azione amministrativa. La sanzione della chiusura dell'esercizio commerciale, seppur incisiva, risponde all'esigenza di garantire il rispetto delle norme sulla occupazione di suolo pubblico, sanzionando l'indebita ed abusiva occupazione ad evidenti fini dissuasivi, senza che sia necessaria una valutazione in concreto circa la sussistenza di pericoli per la sicurezza pubblica, in quanto il presupposto unico per l'esercizio del potere è la indebita occupazione di suolo pubblico.

Sentenza completa

N. 03686/2015
REG.RIC.

N. 07643/2015 REG.PROV.COLL.

N. 03686/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3686 del 2015, proposto da:
Società Piccolo Buco Srl, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Franco Martellucci, con domicilio eletto presso Tar Lazio Segreteria Tar Lazio in Roma, Via Flaminia, 189;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto presso Alessandro Rizzo in Roma, Via Tempio di Giove;

per l'annullamento

d.d. rep. ca/543/2015 prot. ca/26063/2015 del 19.02.2015 avente da oggetto la chiusura ex ordinanza sindacale n. 252/12 e ss.mm.ii. della atti…

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